http://schiaccianoci1.blogspot.it/2017/01/a-cena-con-amici-miei.html |
Questa volta si gioca in famiglia, nel senso letterale del termine:
l'invito per i mitici
"Amici miei"
dell'omonimo film del grande Monicelli è partito da
realizzando virtualmente il desiderio di mio figlio Michelangelo, che ha fatto la conoscenza con i magnifici cinque caricando le app degli eventi a Firenze dutrante il tirocinio universitario.Una combinazione fortuita tra un impegno da studente e un revival della famosa pellicola riproposta in occasione del 50° anniversario dell’alluvione del 1966 e raccontata nello stesso film, come viene precisato poco dopo da Michelangelo
E adesso, dopo aver parlato delle circostanze che hanno portato l'allegra brigata ad appropinquarsi alla tavola del nostro gioco "A cena con", è tempo di fare spazio al menu, rigorosamente tratto dalla sceneggiatura del film e servito con l'accompagnamento delle relative citazioni.
aspettando il prossimo ospite
A cena con
saluta tutti e...buon appetito sempre!
A cena con
saluta tutti e...buon appetito sempre!
L'ho visto decine di volte il film. Rarità italiane. 👍
RispondiEliminaCiao Simo,
Eliminail cinema italiano ci regala, tra tanta banalità, anche molti gioielli, questo è uno dei più brillanti!
Avete avuto un'idea davvero originalissima,complimenti!!!
RispondiEliminaUn bacione:))
Rosy
Ciao Rosy,
Eliminada tempo Michelangelo aveva in mente questa serata con i compagnoni monicelliani ed eccoli qua!
Un film che ha fatto storia...e il menu non è da meno!
RispondiEliminaUn caro saluto
Carmen
Ciao Carmen,
Eliminai favolosi cinque ci hanno regalato momenti di divertimento assoluto. Il menu è rigorosamente documentato nelle varie scene del film, DOC o Dop, come si vuole!:-D
Ciao Carmen,
Eliminati chiami come la moglie del Necchi.
Fantastica l'idea e meraviglioso il film XD Bravo Michelangelo!
RispondiEliminaCiao Glò,
EliminaMichelangelo ha dimostrato la sua blog-tendenza, vedremo in futuro!
Ciao Fata ... o devo chiamarti Mamma... comunque,
RispondiEliminaScusa se rispondo ora ma ho avuto (spetta a te se crederci o no).
Ciò non toglie che è sempre un onore... un privilegio... diciamo un piacere che una cosa sia apprezzata.
Mi viene spontaneo, ma mi piace pensare che anche questo possa considerato "artigianato".
Ciao Michelangelo,
Eliminalo so che hai molto da fare, anzi da studiare...che è anche peggio:-D, tanto che nel commento hai dimenticato di scrivere cosa hai avuto, ma si capisce, sennò l'intuito materno a cosa servirebbe?
Senza dubbio esiste un evidente piacere nel ricevere consenso e apprezzamento, qualunque sia il contesto e l'impegno.
Mi sono ingegnata di dare una risposta "ufficiale".
Non vorrei che i lettori pensassero che in famiglia parliamo sempre così!
Quanto alla dimensione artigianale, condivido l'opinione che il blogger sia una specie di artigiano della rete, un po' tuttofare, un po' creativo, un po' tecnico...è il bello di avere uno spazio proprio, da condividere con amici virtuali, ma non solo!