Il candito, nelle calde tonalità dell'ocra, arancio e verde dorato, rubate alla tavolozza di un pittore sognante, affonda nel mare della cioccolata e si mescola ai colori autunnali dell'uva sultanina e dei preziosi pinoli: uno spettacolo per gli occhi che precorre al trionfo del gusto.
L'ultima operazione, il taglio dei bischeri, con il coltello inclinato a fendere la pasta frolla, arrendevole e golosa, per essere poi ripiegata a incoronare la torta, prima che il forno la accolga per restituircela in tutto il suo splendore.
Omaggio da sempre per parenti, amici, visitatori; suggello di amicizia, gratitudine, riconoscenza, secondo la categoria del destinatario, è la torta la vera protagonista della fiera di Vecchiano del primo lunedì di aprile e delle feste e fiere degli altri paesi, in primis Pontasserchio che ne rivendica l'origine, accreditata anche dagli esperti.
La torta non va a fette, ma a bischeri, che determinano la misura dello spicchio secondo la golosità del commensale o le sue esigenze dietetiche, che ne coglierà l'armonia dei sapori, dal dolce allo speziato, nella classica proporzione tra suolo ( pane) e ripieno ( buzzo). Si gusta con un bicchiere di vino rosso, a sottolineare la natura casalinga, o meglio familiare, del "nostro" dolce, che evoca tavole imbandite, donne affaccendate tra cucine e forni, una volta a legna, bambini impazienti di andare in fiera,tra "banchetti", dolciumi e follie di giostre, calcinculo, carrozzine, ottovolante si digeriva la torta, pronti a mangiarne un'altra fetta per merenda.
DOSE PER 8 TORTE diametro 16
Pasta frolla ( o pane)
adattato per il forno a gas per 8 torte in teglia diametro 16
8 uova
8 hg di zucchero (+1/2 hg di vaniglia)
1/2 Kg di burro
kg 2 di farina + q b per assodare
Scorza grattugiata di un limone e di un’arancia
2 bicchierini di liquore dolce*
( cl 50 )
3 bustine e 1/2 di lievito da dolci
o 40 gr di ammoniaca =2 bustine
(fiera 2017)
Ripieno ( o buzzo )
6 hg di riso cotto nell’acqua salata e scolato quasi completamente
6 hg di zucchero(+70 gr di vaniglia)
8 uova
candito, uvetta, pinoli ( 2,5 hg ciascun ingrediente)
Scorza grattugiata di un limone e di un’arancia
una presa di noce moscata e di cannella
2 bicchierini di liquore dolce* ( cl 50 )
1,25 hg di cacao amaro in polvere
1,25 hg di cacao dolce in polvere
2 hg e 1/2 di cioccolato fondente
Infornare a forno caldo a 180°per 1 h.
Controllare e proseguire la cottura a 160° per 3/4 d'ora, fino a coloritura
La cottura avveniva nei forni a legna che un tempo erano usati per la panificazione domestica e anche per uso di cucina. Spesso un forno serviva per tutto vicinato o la corte e si stabiliva un turno per l'uso.
Era un lavoro collettivo di collaborazione ed esperienza nel difficile compito di governare il forno e portare a cottura anche trenta torte per volta, concludendo un impegnativa ma festosa preparazione con l'aiuto reciproco delle donne e la vivace festosità dei bambini intorno.
ciao sono Tamara, ti ho trovata attratta dal nome della famosa torta toscana e come tutte le ricette di Artusi a me gradita, adesso mi unisco al tuo blog e ti aspetto, da me di ricette toscane ne trovi a bizzeffe, molte di casa mia, inventate dalla nonna e dalla mamma, tutte e due molto brave..un caro saluto
RispondiEliminaCiao Tamara, grazie per la visita e per l'adesione ai lettori delle mie ricette...e per l'omaggio alla nostra incomparabile torta, parte della nostra identità Marilena
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