Non sapevo che questi biscotti, assai noti anche da noi, fossero una specialità della pasticceria sarda.
L'ho scoperto su
https://www.intavoliamo.it
e ho adottanto la ricetta proposta da quel blog pieno di cose buone, però con dosi dimezzate.
Si tratta di una di quelle preparazioni semplici che profumano di antico e di dispensa casalinga.
Sono stati subito festeggiati e ripetuti, come quando un ospite è tanto gradito e atteso che lo si invita a ritornare presto.
La relativa facilità di esecuzione e l'utilizzo di pochi ingredienti invita alla prova: tenere presente che è necessario che l'impasto abbia una buna consistenza per ottenere il giusto spessore e curare la cottura, il taglio e la successiva doratura per un risultato soddisfacente alla vista, al gusto, all'olfatto...un piccolo biscotto appagante per tutti i sensi, che invita a fare il bis.
Ingredienti e preparazione:
- 2 uova;
- 125 grammi di zucchero
- 2 cucchiai di liquore
- 200 grammi di farina "00"
- 50 gr di strutto morbido
- 1/2bustina di lievito setacciato
- 15 gr di semi di anice ( un cucchiaio)
Aggiugere la farina poca per volta e lo strutto morbido e amalgamare bene tutti gli ingredienti;
Unire il lievito setacciato e infine i semi di anice;
L'impasto dovrà risultare omogeneo e lavorabile per formare 4 sfilatini del diametro di 2 cm. circa;
questi vanno posti nel forno caldo a 180°per 15 minuti su una placca rivestita di carta forno.
Dopo questo tempo si tirano fuori dal forno e si lasciano intiepidire; poi da ogni sfilatino si ricavano, con un taglio obliquo, dei trancetti di circa 2 cm di spessore, che avranno la forma tipica dei cantuccini.
Rimettere i biscotti nel forno, adagiandoli sui due lati per pochi minuti, per farli esciugare e dorare .
Ecco pronti all'assaggio gli anicini profumati e croccanti.
Bentornata Fata confetto!OLga
RispondiEliminaCarissima Olga,
Eliminagrazie di cuore per la tua visita;
è bello ritrovare le vecchie care amicizie:-)
Li adoro e sono una specialità di molte regioni a quanto pare, io li ricordo già da bambina fossero un classico piemontese insieme ai finocchini, savoiardi e novaresi, tutti da intingere per la colazione anche in convalescenza essendo biscotti secchi leggeri o senza grassi. Complimenti per i tuoi sono magnifici! 👏👏👏
RispondiEliminaGrazie Simona,
Eliminain effetti anch'io li conosco da sempre.
Le clienti del piccolo negozio della mia mamma ne facevano largo uso, sono ideali per ogni momento:-)
ottimi a vedersi e a leggersi
RispondiElimina...e a mangiarsi,spero!
EliminaGrazie Francesco per il tuo cortese commento