martedì 5 luglio 2016

Zuppa di arselle

Ricordi di una bimba piccolissima  che incontra il mare:
una delle sensazioni che mi ricordo dei miei primi contatti con il mare sono proprio i gusci delle arselle depositati  dalle onde in lunghe striscie irregolari sul bagnasciuga, con i loro colori sfumati dall'azzurrognolo al rosaceo, dal  giallognolo al  biancastro, quali uniti  quali spaiati.
Sotto i piedini nudi mi davano un senso di fastidio, insieme allo scorrere della sabbia sottratta dall'onda in riflusso  che comprometteva il mio precario equilibrio, tanto da farmi cercare la mano di qualcuno.
Le arselle, ricercatissime dagli appassionati che le pescano dragando il fondale con l'apposito attrezzo ( ci sono regole severe sulle quantità e le stagioni, com'è giusto) vengono chiamate anche telline o carcinelle, secondo nomi locali e sono il mollusco bivalvo più piccolo dei nostri mari, molto comune e e molto valorizzato in cucina.

Servite come antipasto in bianco o al pomodoro, sono apprezzate per la preparazione di spaghetti, risotti e per la mitica zuppa.
Mentre per pastasciutta e risotto devono essere sgusciate in precedenza, facendole schiudere in padella a fuoco vivo, per la zuppa, dopo l'apertura che serve anche a valutarne la freschezza, si cucinano con i gusci, utilizzando, come per le altre preparazioni, il liquido fuoriuscito all'apertura, opportunamente filtrato con un tovagliolo.
La zuppa si prepara in modo molto semplice, come tutta questa cucina tipica di mare,   facendo soffriggere un paio di spicchi d'aglio in una capace casseruola con una quantità di olio evo sufficiente per condire il tutto.
Poi si aggiungono contemporaneamente le arselle aperte  con il guscio, mezzo bicchiere di vino bianco, passata di pomodoro o pomodoro fresco, un trito di prezzemolo, una tazza di acqua per ogni piatto da preparare, poco sale ( da valutare secondo la salinità  e da aggiungere nel caso solo alla fine), pepe  e peperoncino.
Si lascia restringere e amalgamare per circa mezz'ora  mescolando di tanto in tanto con cautela e poi si serve la zuppa nelle singole scodelle, sopra a fette di pane casareccio tostate, strofinate con l'aglio e coperte  dal liquido di cottura e da un'abbondante quantità di arselle.
 E' un piatto da gustare senza fretta!
La cena si prolungherà  certamente, accompagnata dal ticchettio dei gusci man mano che il mollusco viene estratto, dalla conversazione forzatamente piuttosto rarefatta a da un buon bicchiere divino bianco fresco: piccoli  piaceri della tavola d'estate!

10 commenti:

  1. Io le conosco come telline e sanno proprio di mare, grazie per la ricetta della zuppa, buona giornata!!
    Carmen

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    1. Ciao Carmen,
      anche sull'Artusi vengono chiamate telline, credo che sia il nome ligure. A Carrara sono carcinelli, chissà se hanno anche altri nomi dal sapore di mare...come la zuppa di cui sopra!^_^

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  2. che zuppa favolosa...qui ci si consuma una pagnotta intera e con gusto anche

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    1. No problem,
      il pane inzuppato si smaltisce prima di quello asciutto: W le zuppe!:D

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  3. Una zuppa con le Telline non l'ho mai mangiata ma deve essere davvero squisita, la foto parla da sola :)

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    1. Ciao Luna,
      se tu fossi più vicina sarebbe un vero piacere incontrarsi davanti al un bel piatto di zuppa di arselle del nostro bel litorale!:)

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  4. Mmmm che profumino di mare, che delizia!!!!

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    1. Condivido, la cucina marinara ho il sapore e il profumo del mare quando il vento lo trasporta fin nei paesi della fascia costiera, come un invito irresistibile^_^

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  5. Una vita che non le mangio, a dire il vero adesso è anche difficile trovarle da queste parti.
    Bella ricetta grazie per averla condivisa

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    1. Hai ragione,Mila,
      ce ne sono tante ma, per chi non se le procura, è difficile trovarle in pescheria.
      Qui ci sono tanti appassionati che costruiscono o acquistano l'arselliera e vanno "a fare" le arselle.Molti ne fanno omaggio ad amici e parenti, ma molti le offrono a un prezzo giusto per arrotondare il bilancio, specialmente adesso in tempo di crisi.Le nostre rientrano nel secondo caso:-)

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