mercoledì 3 dicembre 2014

La pizza!

La pizza, da piatto povero e popolare della cucina partenopea, è diventato un'istituzione nell'universo gastronomico, ambasciatrice dell'Italia in tutto il mondo, che in versione domestica acquista anche il pregio dell'intimità familiare.
Focaccia e pizza fatte in casa, benché questi prodotti siano diffusissimi in tutti i luoghi abitati del pianeta, esercitano un richiamo irresistibile, con l'odore  antico della pasta che cuoce  e l'aroma degli ingredienti che la nostra fantasia pone sulla superficie  o all'interno di quel disco fragrante di pasta lievitata.


Ingredienti e preparazione

Per prima cosa si mescola
 la Farina di Grano Tenero "00" 
con la Manitoba  e la Semola
(nelle proporzioni rispettivamente di gr 600 di farina, gr 200 di Manitoba e gr 200 di Semola) per ottenere una miscela che darà alla pasta la giusta consistenza ed elasticità, e soprattutto quel fragrante gusto inconfondibile.Per chi, come me, non è bravo a fare la fontana, si mescolano gl'ingrdienti in un recipiente adatto e si continua poi la lavorazione sul piano di lavoro
Sciogliere un cubetto di Lievito in poca acqua tiepida e poi aggiungere l'acqua rimanente ( circa gr 600), da regolare secondo la consistenza dell'impasto. Unire un cucchiaio circa di sale e mezzo bicchiere di olio di semi.
Lavorare l'impasto con le mani infarinate, finchè risulta compatto ed elastico, incidere per favorire la lievitazione,  coprire con un canovaccio e poi  mettere a lievitare, possibilmente in un luogo tiepido, per due ore e anche di più.
A lievitazione ultimata, si stende la pasta, un po' a mano e un po' con il mattarello, e si farcisce a nostro gusto e fantasia. Noi questa volta abbiamo aggiunto alla consueta accoppiata pomodoro/ mozzarella + un filo d'olio, nella prima pizza prosciutto cotto e funghi, nella seconda il salamino piccante, nella terza , ma solo verso la fine della cottura, prosciutto crudo e scagliette
 di parmigiano.
Finalmente è il momento di infornare!
 Qualche anno fa una conoscente lucchese, a conferma del noto proverbio "Aranci, limoni, lucchesi birboni", ci insegnò il segreto per ottenere nel forno di casa una pizza molto vicina a quella delle pizzerie.
Il trucco consiste nel porre un embrice, o meglio un elemento della gronda nel forno a gas, sfruttando così la superficie in materiale refrattario per la cottura della nostra pasta per pizze o focacce, che non avranno niente da invidiare a quelle dei pizzaioli professionisti. Provare per credere...e fatemelo sapere!
Qualche accorgimento: potrebbe essere necessario: ad esempio  ridurre con il flessibile la lunghezza della gronda secondo la profondità del vostro forno.
Prima dell'uso porre la gronda al sole  e, soprattutto, sottoporla ad un riscaldamento molto graduale, alzando  il termostato dalla temperatura minima alla massima a intervalli di almeno 5 minuti, per evitare che il materiale si crepi.
Dopo le prime volte, basta mettere la gronda a freddo e scaldare poi il forno al massimo (260°).
Naturalmente è anche necessaria una pala da fornaio di misura adeguata. Ce ne sono in commercio, ma la nostra è opera di Antonio, mio marito, al quale tocca anche l'operazione delicata di infornare la pizza appena
 preparata, poiché l'umidità della farcia rischia di far appiccicare  disastrosamente la pasta.
Anche la pala, perciò, dovrà essere opportunamente infarinata.
A questo punto, pochi minuti ed il profumo irresistibile ci inviterà a sederci a tavola, in attesa di gustare il nostro capolavoro.

10 commenti:

  1. Wow adoro la pizza e la tua con quell'accorgimento che ci hai consigliato sembra uscita proprio da un forno di una bella pizzeria :)

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    1. Pizzeria "Da Fata Confetto", può essere un'idea, grazie Luna!
      Naturalmente tu, Blade e Barbapapà siete invitati all'inaugurazione! :D

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  2. Non sono mai riuscita a fare la pizza, il gusto che ottengo è buono ma non è una pizza perché diventa come la focaccia genovese, sicuramente sbaglio la lievitazione.
    Il consiglio lo farò circolare con il passa parola. Ciao

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    1. La pizza di casa non può essere proprio come quella della pizzeria, ma questa si avvicina ed è molto gradita anche dai ragazzi, che spesso la mangiano fuori, vuol dire che regge il confronto!
      Prova, dai...e fammi sapere:-)

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  3. la pizza e sempre la pizza ahahah, questa sicuramente supera per bontà quella della pizzeria!!! Ciao
    Antonella

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    1. Non mi devo montare la testa, ma noi facciamo delle grandi scorpacciate, alla faccia...
      :-)

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  4. Grandioso il consiglio per la cottura!!! :O
    Vedrò di procurarmi il necessario!

    A presto!!! ^_^

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  5. Vale davvero la pena, Glò!
    Stai attenta a graduare il calore le prime volte, poi via a 260° e pizze a gogo!

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  6. Un caloroso saluto a Fortunata, grazie della visita e dell'adesione ai lettori delle parole di contorno:-)

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