Sono dolcetti semplice, facili da preperare, la fase più delicata è la frittura... ma il piacere all'assaggio è all'altezza della loro fama.
I nomi si rifanno alla" forma bizzarra", come dice Artusi.
La ricetta delle chiacchiere di Carnevale è riportata al n°595 del suo famoso manuale.
Si chiamano "cenci", da noi in Toscana, ma altrove anche chiacchiere, frappe, bugie.
Se si cambia l'accento fonico sulla "e" da acuto a grave, allora spunta dall'aristocrazia romana del Rinascimento la nobile famiglia alla quale appartenne la Beatrice protagonista delle tragica storia pervenuta fino a noi in tante suggestive opere di artisti.
Il termine" cenci" ha un significato molto umile, trattandosi dell'ultima tappa di stoffe e indumenti malridotti, una volta destinate al "rossino" in quel di Prato e sono tanti i detti proverbiali che li citano, in coppia con il sinonimo più elegante "stracci".
Cencio che dice male di straccio potrebbe essere una arcaica forma di gossip. Prendo i miei quattro stracci, non avere uno straccio di..., bianco come un cencio lavato, pazienza e cenci, chi c'è c'è ( e chi non c'è non c'entri)... fino all'ironico " non trovare uno straccio di marito", impietosa sentenza per signorine un po stagionate, per fortuna che ai nostri giorni semmai si diventa single.
Ma si ritrova anche un significato positivo nell'espressione "essere tutto ne' su' cenci"... e se sono come quelli sotto descritti, sono buoni di certo.
CENCI :
Ingredienti
Farina gr 500
Zucchero gr 125
Burro gr 50
Uova 3
Vino bianco 3 cucchiai
Zucchero vanigliato gr 50
Dose per 1 uovo:
Farina gr 160
Zucchero gr 50
Burro gr 20
Uova 1
Vino bianco cucchiai 1
Zucchero vanigliato gr 20
Burro gr 20
Uova 1
Vino bianco cucchiai 1
Zucchero vanigliato gr 20
Preparazione:
La pasta deve essereun po' dura, si stende piuttusto alta e si taglia a strisce un po' larghe, per consentire ai nastri di gonfiarsi e restare vuoti all'interno.
Si possono ottenere varianti squisite chiudendo nella pasta dei cenci , tagliata a dischi e richiusa come i ravioli , un ripieno di marmellata, o ricotta insaporita con zucchero, cannella e rhum ( in Umbria, ravaggioli): provare per credere, ne vale la pena!
Artusi ne propone un'insolita versione (ricetta n° 624) con il ripieno di ceci, un gusto inconsueto, antico e speziato e piacevolmente sorprendente.
Che buoni !!! Si sa che non si può esagerare nel mangiare se sono fritti, ma quando ci vuole ci vuole ! Buona settimana !
RispondiEliminaUna solenne arrabbiatura fa molto più male di un buon fritto, credi a me:D
EliminaDa leccarsi i baffi!
RispondiEliminabuon lunedì
I dolci fritti sono la parte migliore del carnevale!
Elimina:-)
beh ogni tanto una piccola eccezione si può fare, basta non esagerare ( ma quanto son buoni però) !!
RispondiEliminaDolci golosi...e carnevale è appena all'inizio!
EliminaHo provato la tua pasta di mandorle, molto buona!
:-)
Ciao Fata C! Grazie della visita e soprattutto per esserti unita ai miei lettori :)
RispondiEliminaI cenci sono buonissimi potrei averne uno?
Un abbraccio
Antonella
Ciao Antonella,
Eliminabenvenuta tra le parole di contorno ...serviti pure, non fare complimenti:D
Wow! mi fanno una voglia pazzesca! ^^ me ne offri uno? ;)
RispondiEliminaComplimenti!
A presto .. Dream Teller ^^
E' tempo di golosità fritte, serviti pure! Il carnevale è bello per questo...e per i bimbi che si divertono, beati loro!
Elimina:)
Ciao Marilena, una presentanzione elegante e particolareggiata per questi dolcetti di poche pretese ma tanto buoni! Devo proprio mettermi a farli...altrimenti che carnevale è? Buona settimana a te e grazie per il messaggio che mi hai lasciato sul blog. Appena ho tempo mi metto in contatto con te. Stefania
RispondiEliminaCiao Stefy,
Eliminai cenci, il nome lo conferma, sono davvero dolcetti poveri, ma , come molte ricette popolari, hanno la bontà di una tradizione giustamente famosa.
Aspetto con piacere tue notizie:-)
Ciao, da oggi ci sono anch'io!
RispondiEliminaI dolci fritti sono la mia passione, troooooooppo buoni!
Benvenuta, Martina, tra le parole di contorno e grazie per esserti unita ai lettori.
EliminaMi rincresce di non poter commentare sul tuo blog, ma ho revocato l'account di Google+ e anche di twitter ( il mondo delle parole contate non fa per me!)
anche su FB ho sospeso l'account.
Un caro saluto:)
Scusa, io non sono molto esperta di queste 'diavolerie', Google+, twitter o facebook, (non ho nessuno di questi account) ma sul mio blog non si può commentare facilmente? Perché se è così mi devo attivare. Non so come.....
EliminaMi sono sbagliata :(con un altro blog che chiede il profilo Google+ per commentare!
EliminaScusami tanto, a presto!
Wow Marilena questi proprio non li conoscevo perchè a Carnevale a Roma si usa fare frappe e castagnole ma non questi che proprio non conoscevo ma che sono sicura adorerei :) Grazie di avermi messa tra i blog amici :D
RispondiElimina...Allora basta che prepari il ripieno e la pasta la fai già: eccoli, i ravaggioli!
EliminaNon potevo non mettere Luna tra i blog amici!:D
Benvenuto Antonio tra i lettori delle parole di contorno e molte grazie!:-)
RispondiEliminaGolosissimiiiii e bellissimi, bravissimaaaa! Quasi, quasi te ne ruberei uno.....
RispondiEliminaTi abbraccio
ciaooo
Ciao Maria Bruna,
Eliminacarnevale è la grande occasione per bearsi di cose fritte deliziose, festeggiamo!:D
Ciaoo eccomi! Certo che mi iscrivo al tuo blog! Complimenti per queste dolcezze di Carnevale e grazie x essere passata da me ;)
RispondiEliminaBenvenuta Leena, tra le Parole di contorno, grazie a te!
Elimina:-)