mercoledì 19 novembre 2014
Zuppa inglese
Un nome e un aggettivo che alla sola pronuncia producono un irresistibile tentazione, la zuppa inglese ha una storia complessa di modifiche e passaggi, fino ad assumere l'aspetto e la composizione nota a noi ed è ancora al posto d'onore tra i dessert, nonostante l'avanzata del più moderno "tirami sù".
Preparare la zuppa inglese, che rispetto al dolce originale nato in Inghilterra, ha abbandonato nella versione italiana la caratteristica di dolce popolare, è sempre un'ottima soluzione per il dessert della tavola delle feste.
La versione inserito dall'Artusi nel suo capolvoro gastronomico tra i dolci al cucchiaio, molto di moda a quel tempo (ricetta n. 675 ), prevede l'uso facoltativo della confettura e viene formata in uno stampo scannellato da bavarese, per essere poi sformata.
Successivamente è stato adottato il metodo di comporre il dolce in un recipiente adatto, dal quale viene servito direttamente nelle singole porzioni.
Ingredienti e preparazione:
Si possono adottare sia pan di Spagna a fette che savoiardi o biscotti "petit", intinti leggermente in una bagna di latte aromatizzato con liquori anche misti ( Strega, rum, sassolino o altro:)
Se si usa il caffè è opportuno non mettere l'Alchermes, per non alterare il gusto che prenderebbe un marcato aroma di liquirizia, non gradito a tutti.
In un recipiente adatto, preferibilmente trasparente per mettere in evidenza l'aspetto variegato della composizione, formare un primo strato di biscotti bagnati, spruzzare con l'archermes e ricoprire con la crema pasticcera.
Procedere nello stessso modo, ricioprendo il secondo strato con il cioccolato e continuare alternando gli ingredienti. Decorare la superficie a proprio gusto e fantasia.
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Quando ero piccina mia madre la preparava ogni domenica... Che buona! La farò per le prossime feste. Ciao!
RispondiEliminaGiorgia
Anche nei miei ricordi di bambina trovo la zuppa inglese per le feste, fatta con i biscotti petit, detti familiarmente Marie:-)
EliminaLa zuppa inglese mi piace per diciamo la crema...ma pan di spagna-savoiardi li detesto. Infatti quando figlia lo fa io lo seziono.... ma il tuo è splendido.buona serata
RispondiElimina"De gustibus non est disputandum", tradotto dai goliardi "sui gusti non ci si sputacchia".
EliminaGustati la crema, Edvige, qualcuno mangerà i biscotti zuppi, un volontario lo trovi!
non è uno dei mie dolci preferiti però è un..classico che bisogna saper fare!! baci
RispondiEliminaProprio così: la zuppa inglese sta al dessert =Mozart sta alla musica classica:-)
EliminaA me piace moltissimo! Ed è un dessert "tradizionale" nella mia famiglia ^^ Mi ricorda l'infanzia (e non solo! XD)
RispondiEliminaQuello tuo della foto con effetto marmorizzato è spettacolare *__*
In effetti è uno di quei dolci che sa di feste in famiglia, un sapore già dolce di suo:-)
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