La trota mi fa pensare ad acque limpide e fresche, nelle quali basta
immergere lo sguardo per vederle guizzare, come nel Serchio sotto la
Rocca Ariostesca di Castelnuovo Garfagnana.
Mi viene in mente una
vecchia canzone che raccontava l'ingenua storiella della famiglia delle
trote blu, con lieto fine per i protagonisti umani, ma tragico per la
trota cucinata in maionese, che aveva riportato l'amore tra i
fidanzatini, insieme all'anello che aveva ingoiato... ma tanto, aihmè,
l'avrebbero cucinata lo stesso!
Preparazione
Se
le trote che mi capitano non sono della misura giusta per preparare le trote al forno, perchè il gusto sarebbe un po' troppo forte, da un po'
di tempo ho inventato una ricetta molto gradita a tutta la famiglia,
anche ai ragazzi di solito pesce-refrattari, specie se di acqua dolce.
Metto
la mia bella ( e grossa) trota, meglio se salmonata a bollire in una
capace pentola, dove già da mezz'ora o più stanno bollendo, con il sale, gli odori ( sedano, carota, prezzemolo e cipolla) in compagnia di due grosse patate, che toglierò al momento di immergere il pesce.
Aggiungo invece un poco di peperoncino.
La trota lessa in circa 12/15 minuti. Spengo e lascio riposare.
Il brodo di pesce può essere utilizzato per un'ottima minestra di riso o pasta o per allungare risotti marinari.
Provvedo
poi a diliscare la trota: i filetti sono ottimi anche così, ma, per
venire incontro ai gusti dei miei commensali, il procedimento continua.
Raccolgo la polpa della trota in una terrina, unisco le patate schiacciate e, dopo aver amalgamato con cura, aggiungo un uovo, sale e poco pepe, prezzemolo e aglio tritati e una generosa presa di curry.
Addenso il tutto con il pane grattato e mescolo bene. Con questo
impasto formo delle crocchette( io le preferisco di forma allungata),
che impano con un misto di farina e pane grattato e poi le friggo in
abbondante olio di semi, le faccio scolare su carta da cucina e poi le
porto in tavola e... scompaiono in un batter d'occhio!
Un caloroso benvenuto a Glò e Marcella, appena giunte nelle parole di contorno, ben arrivate, grazie e a presto!
RispondiEliminaFata C
Grazie per la storia :) certo a lieto fine per gli animali le storie non lo sono mai ahimè! Comunque devo dire di non aver mai mangiato delle crocchette di trota ma chissà che delizia!
RispondiEliminaSe gli animali vanno a finire in tavola, addio lieto fine e...buon appetito.
EliminaQueste crocchette valgono l'esperimento. Io le ho inventatye per necessità e poi sono entrate nel menu della famiglia:-)
Squisita invenzione che adotterò al più presto per mangiare con molto più piacere la trota, grazie!!!
RispondiEliminaBaci
Mi piace chiamarla invenzione ( piuttosto improprio come termine) perché a casa mia ha segnato un notevole avvicinamento al consumo del pesce, complice il sempre gradito fritto:-)
EliminaChe meraviglia... mi hai appena recitato una poesia
RispondiEliminaLa poesia delle golosità , specialmente se sono ottenute da ingradienti modesti.
EliminaTi ringrazio per il tuo apprezzamento, a presto:-)