Ho provato a rinnovare il look dell'albero (ormai finto da anni, dopo numerosi esemplari miseramente seccati), ma i ragazzi, per quanto ormai giovani adulti, non ne vogliono sapere.
Se mancano quegli ornamenti che li hanno accompagnati durante infanzia e adolescenza e anche decorazioni che risalgono a tempi precedenti non è più la stessa cosa...e insomma la storia si perde nel passato ormai decisamente remoto, come tutte le tradizioni degne di questo nome.
Tra le tradizioni più vive quella dei dolci natalizi, insieme alle altre specialità alimentari, occupa un posto certamente privilegiato.
Quest'anno ho provato a realizzare i famosi cavallucci e ho adottato la ricetta dell'Artusi, che, non c'è bisogno di dirlo, risulta perfetta.
Un solo problema ha compromesso il risultato del primo esperimento: il grande Pellegrino non specifica il tempo di cottura o lo dà per scontato usando l'espressione "cuoceteli in bianco a moderato calore" , tutto sta che, prolungando troppo la permanenza nel forno, i miei primi cavallucci sono risultati ottimi nel gusto ma di una durezza che li faceva sembrare sassi, dolci sì, ma spietatamente duri!!
Al secondo tentativo, grazie a informazioni ad hoc trovate in rete, ho ottenuto la giusta consistenza, con una cottura di 15 minuti a moderato calore...allora sì che il più umile dei dolcetti natalizi ha ritrovato la semplice bontà della tradizione.
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Ingredienti e preparazione
- Farina, grammi 300.
- Zucchero semolato grammi 300.
- Noci sgusciate, grammi 100.
- Arancio candito, grammi 50.
- Anaci, un cucchiaio raso.
- Spezie e cannella in polvere, una presa
Mettere sul fuoco 100 ml di acqua in una casseruolina e quando bolle far sciogliere lo zucchero e spengere il fuoco
Versare tutti gli ingredienti (noci, canditi anaci e spezie ) nello sciroppo e amalgamare.
In una terrina mettere la farina, aggiungere l'impasto e mescolare, aggiungendo meno farina possibile: man mano che raffredda l'impasto prende consistenza e può essere lavorato con facilità.
Sulla placca foderata di carta forno formare i cavallucci, come piccole polpette, imprimendo una ditata al centro per avere la caratteristica forma.
Cuocere per un quarto d'ora a calore moderato, restano chiari e morbidi.
Lasciar raffreddare e assaggiare ...si conservano per giorni, meglio se in una scatola di latta.
Buoni da offrire e regalare, buoni per accompagnare in dolce atmosfera la feste più attese dell'anno.
Che profumino qui da te, buoni, buoni !
RispondiEliminaCiao Andree,
Eliminasono molto popolari i cavallucci, qui in Toscana, dolci poveri che si stanno rivalutando, come tante cose buone del passato.
Auguri sinceri per l'anno che verrà:-)
Non conoscevo questi dolci che immagino sicuramente profumatissimi e di una bontà unica grazie a tutti gli ingredienti che hai utilizzato e che garantiscono sicuramente un risultato notevole, bravissima:)).
RispondiEliminaun bacione e ancora tantissimi auguri di buone feste a te e famiglia:))
Rosy
Ciao Rosy,
RispondiEliminai cavallucci sono dolci poveri e molto gustosi.Noi, per tradizione, fino a Natale non mangiamo panettone, panforte ecc... ma i cavallucci ci accompagnano nell'attesa della festa.
Ricambio a te e ai tuoi cari i miei auguri per un felice proseguimennto delle Feste:-)